La scomparsa di don Giuseppe Stendardo
22 Dicembre 2020“
Ancora una volta vi raggiungo con una triste notizia – scrive don Stefano Ancora-
il Signore di nuovo bussa alla porta della nostra comunità. Nella serata di ieri è venuto a mancare il carissimo don Giuseppe Stendardo, già parroco per tanti anni fra di noi. Memori del suo servizio sacerdotale, eleviamo la preghiera grata a Cristo Buon Pastore, perché accolga il suo servo buono e possa donargli la ricompensa dei giusti.”
Don Giuseppe Stendardo è nato a Ruggiano il 12/08/1936 da papà Andrea, fabbro, e mamma Antonietta, sarta e casalinga. Secondo di nove figli.
Dopo gli studi presso i seminari di Ugento e Molfetta viene ordinato sacerdote da mons. Giuseppe Ruotolo nella sua Ruggiano il 2/07/1961.
Inizia la sua missione pastorale al “Villaggio del Fanciullo” presso il Santuario di S. Maria di Leuca e nel frattempo ricopre l'incarico di vice parroco a Miggiano.
Nel 1965 è trasferito per un anno ad Alessano, per poi far ritorno a Miggiano dove resterà per ventisette anni.
Nel 1985 viene nominato monsignore; e nel 1988 rappresentante legale dell'Ente Chiesa Santuario Santa Maria de Finibus Terrae e nel 1989, l'allora vescovo in carica, mons. Mario Miglietta, gli conferisce la nomina di parroco penitenziere della medesima chiesa parrocchiale e quella di economo amministratore della comunità diocesana.
Nello stesso anno è nominato Rettore del Santuario di S. Maria di Leuca, carica che ricoprirà fino al Natale del 2011.
Il 28/11/1993 mons. Domenico Caliandro, vescovo di Ugento-S. Maria di Leuca, lo nomina coordinatore del gruppo sacerdotale in seno al Consiglio di Cristianità e l'anno seguente, Delegato diocesano per la Pastorale del tempo libero, per il turismo e lo spettacolo e Delegato Diocesano per l'UNITALSI.
Nel 1999 viene insignito della onorificenza di Commendatore della Repubblica italiana.
Uomo tenace e generoso, don Giuseppe ha sempre lavorato con passione per realizzare i traguardi che di volta in volta si è prefissato.
Il bilancio del suo operato, è stato sicuramente positivo ed ha raggiunto il massimo nel ventennio di rettorato presso il Santuario di S. Maria di Leuca: è in questo periodo, infatti, che il Santuario viene ripristinato in tutte le sue strutture e viene elevato alla dignità e al grado di Basilica minore.
Tra le opere che vengono nel frattempo realizzate ricordiamo la Via Crucis Monumentale, un Museo di opere d'arte contemporanee, una Pinacoteca, l’allargamento della casa del Clero e dell’Anziano, ha fornito la Basilica di tre portoni Bronzei, ha creato la cappella della Madonna, ha attrezzato la sala delle confessioni, con nuovi confessionali, pavimento e vetri istoriati. Ha ottenuto il rifacimento di tutto il piazzale del Santuario e realizzato una sala per incontri e l’accoglienza.
Don Giuseppe ha fatto conoscere la Basilica in tutto il mondo grazie alle celebrazioni delle S.S. Messe in mondovisione e all'inserimento della stessa nel circuito del turismo religioso.
Ha, inoltre, molto lavorato e collaborato col compianto Mons. Vito De Grisantis, vescovo di Ugento-S. Maria di Leuca, per portare in visita pastorale nella bella Leuca, Sua Santità Benedetto XVI, sogno che si è realizzato nel giugno 2008.
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La nostra tristezza- scrive don Gianni Leo, rettore-parroco della Basilica-
diventa preghiera verso la Madonna di Leuca. Alla quale tanto era legato, perché lo presenti al Padre Misericordioso”.